mercoledì 20 maggio 2020

Piante officinali e medicinali - parte 1

Le piante offcinali e medicinali:
Raccogliere una bacca o un’erba è stato probabilmente il primo, il più elementare e il più utile gesto  per la sopravvivenza dell’uomo: in epoca preistorica, prima della scoperta del fuoco, che ha aperto all’uomo nuovi “orizzonti culinari”, i frutti selvatici hanno costituito infatti la base dell’alimentazione umana. Anche in epoche successive, quando l’agricoltura ha permesso di risolvere molti problemi alimentari, i frutti selvatici sono rimasti per lungo tempo un complemento validissimo ed insostituibile.
La scelta di ciò che si raccoglie deve essere ricca di conoscenza. Oggi l’andar per boschi alla ricerca di frutti è soltanto un divertimento e non certo una necessità. Vediamo però come alcune piante sono state usate, e ancora oggi si usano, in cucina ma anche come rimedio naturale a molte malattie.
Betulla:
Non tutti sanno che la betulla possiede delle uniche proprietà curative, utili per il trattamento di molti delle più comuni malattie. Viene sfruttata a scopo terapeutico recuperando gemme, foglie e corteccia. Sono molti gli elementi che ne spiegano le proprietà uniche: le foglie e le gemme, ad esempio, sono ricche di flavonoidi (pigmenti vegetali che colorano la pianta), olio essenziale, vitamina C e molto altro ancora. La betulla si rivela un rimedio naturale utile per la depurazione e per la sua azione antinfiammatoria e antisettica.



Camomilla:
Più o meno tutti ci siamo fatti un’idea di quali siano le proprietà benefiche della camomilla: rilassanti, digestive, lenitive, antidolorifiche, cicatrizzanti etc., etc.
Con i fiori di camomilla si preparano infusi che producono un rilassamento muscolare. I principi attivi rendono la camomilla un ottimo rimedio per crampi intestinali e cattiva digestione; inoltre hanno un effetto calmante che riduce il nervosismo e l’ansia. 
La camomilla è dotata di buone proprietà antinfiammatorie, grazie all'azione protettiva che esercita sulle mucose: perciò è utile per lenire le  irritazioni della bocca e delle gengive. La pianta è utilizzata con successo anche come antidolorifico per mal di denti, sciatica, mal di testa, mal di schiena e cervicale.

di Carlo Valentini

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